PREMIERATO: UN’UTOPIA O UN FALLIMENTO?
di Mariachiara Roldo
Sommario
1. Premierato in Israele, il fallimento di un’utopia
2. Tentativi di riforma della forma di governo in Italia
3. DDL Meloni-Casellati e quali prospettive alternative
4. Israele ed Italia, un destino simile?
Abstract
La forma di governo nota come “Premierato” è stata implementata una sola volta, nello Stato di Israele, con risultati che hanno deluso le aspettative, portando a effetti contrari a quelli previsti. In Italia, l’interesse verso il Premierato ha dato avvio a numerose proposte di riforma mai concretizzate, e la questione rimane attuale, come evidenziato dal recente DDL Meloni-Casellati. Questo disegno di legge mira a riformare la forma di governo italiana ispirandosi al Premierato israeliano, ma sono emerse preoccupazioni riguardo alle sue implicazioni. Questo documento intende analizzare l’esperienza israeliana, le riforme tentate in Italia e offrire un quadro dell’attuale dibattito sul tema.
Keywords: Premierato, riforma della forma di governo, Israele, Italia
1. Premierato in Israele: il fallimento di un’utopia
Nel 1992, in un periodo di crisi politica, il Parlamento israeliano (Knesset) approvò una riforma costituzionale che introduceva l’elezione diretta del Primo Ministro. Questa riforma mirava a stabilizzare il governo e ridurre il numero di partiti. Tuttavia, dopo cinque anni e tre elezioni, il sistema partitico divenne ancor più frammentato, e la riforma fu sostituita da una forma di parlamentarismo razionalizzato. Le elezioni del 1996 segnarono l’inizio del premierato, ma il mancato adeguamento del sistema elettorale, che avrebbe dovuto favorire maggioranze stabili, rese il sistema inefficace, con l’elezione diretta del Primo Ministro che aggravò l’instabilità politica.
2. Tentativi di riforma della forma di governo in Italia
A partire dalla VIII legislatura (1979-1983), l’Italia ha assistito a vari tentativi di riforma, senza che questi si concretizzassero. La crisi del sistema proporzionale e scandali come Tangentopoli aumentarono il desiderio di un “governo di legislatura“. Vari tentativi di introdurre riforme elettorali e istituzionali, come la legge Mattarella e il referendum del 1999, fallirono, e i governi continuarono a essere instabili. Anche il tentativo di riforma durante la XVII legislatura (governo Renzi) si concluse senza successo, sottolineando la difficoltà di stabilizzare il sistema politico italiano.
3. DDL Meloni-Casellati e prospettive alternative
Nel 2023, il Presidente del Consiglio e il Ministro per le riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, presentarono un disegno di legge per introdurre il premierato in Italia. L’obiettivo è di rafforzare l’esecutivo e garantire la stabilità, ma sono state sollevate critiche riguardanti la potenziale concentrazione di potere. Proposte alternative includono il rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio e il mantenimento del parlamentarismo razionalizzato, per preservare il principio democratico senza sovvertire l’equilibrio costituzionale.
4. Israele e Italia: un destino simile?
Le riforme del premierato in Israele e Italia rispondono a sfide politiche simili, pur nascendo in contesti diversi. La riforma israeliana ha portato a una maggiore instabilità politica, mentre il disegno di legge italiano suscita preoccupazioni per i rischi legati alla concentrazione del potere esecutivo. Le due esperienze sottolineano l’importanza di una progettazione istituzionale ponderata, che tenga conto delle implicazioni sul lungo termine per la democrazia e la separazione dei poteri.
Bibliografia essenziale
Bonfiglio, S. (2023). La scelta del Premier nei sistemi parlamentari. Giappichelli.
Amato, G., et al. (2024). Costituzione: quale riforma? La proposta del Governo e la possibile alternativa. Passigli.
Clementi, F. (2023). Il Presidente del Consiglio dei Ministri. Mediatore o decisore?. Il Mulino.
Ottolenghi, E. (2002). Sopravvivere senza governare: l’elezione diretta del Primo Ministro in Israele. Rivista italiana di scienza politica, 239-250.