LOGOS FUTURO

Polis Futura è un progetto nato ad agosto del 2022. E’ un laboratorio culturale, è l’ambiente in cui la conoscenza della dottrina deve incontrare la pragmatica dell’esperienza e dell’attualità.

« Lo studio della natura non deve seguire vani enunciati e formulazione di leggi, ma i dati che risultano dagli stessi fenomeni. La nostra vita non ha bisogno di mancanza di ragione e di vuote supposizioni, bensì di fiducia e di pace. »

Epicuro, “Lettera a Pitocle”

Lo scopo di Polis Futura:

La scuola ci ha insegnato a studiare, a memorizzare nozioni astratte e immateriali da gettare sul foglio nel giorno del compito in classe. Le nozioni che impariamo durante gli anni della scuola dell’obbligo, e successivamente all’ università, sono fine a se stesse? Lo studio didattico e la Paideia, ovvero la formazione, nel Ventunesimo secolo sono ormai divenute tautologiche?

Ma a cosa servono queste nozioni e questi studi se non per plasmare qualcosa? La memoria è la condicio sine qua non costruire il Palazzo della Memoria è impossibile. Solo la curiosità, solo la Meraviglia di fronte ai fenomeni Naturali ed umani direbbe Aristotele(1), attua il procedimento squisitamente epistemologico.

(1)«Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia [thaumazon] riconosce di non sapere; ed è per questo che anche colui che ama il mito è, in certo qual modo, filosofo: il mito, infatti, è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia. Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica.»

«È proprio del filosofo questo che tu provi, di esser pieno di meraviglia; né altro cominciamento ha il filosofare che questo»
(Platone, Teeteto 155 d)

Polis Futura dunque, in un mondo in cui il filosofare, il meravigliarsi e l’incuriosirsi riguardo a fenomeni che tanto hanno appassionato gli studiosi del passato sembrano esser divenute un’arte di poco interesse da parte della maggioranza dei nostri concittadini, ecco che Polis Futura si pone l’obiettivo di incuriosire.

Ci poniamo l’obiettivo di ricercare il sapere, di addentrare il lettore nella materia gnoseologica analizzando gli argomenti con metodo epistemologico, portando alla luce temi che intreccino – come in una maglia- contenuti trasversali e che in quanto tali possano illustrare analiticamente la società in cui viviamo.

Un popolo non consapevole della propria cultura e del proprio passato, un popolo che dimentica la storia, ma che allo stesso tempo non si evolve e non progredisce, rimanendo in una sorta di crisi, di status quo, di stallo, è destinato a tramontare lasciando il posto a chi l’evoluzione e il progresso è riuscito a raggiungerlo. Così è stato per le Polis Greche conquistate da Alessandro Magno, così è stato per i Romani che dopo 1229 anni( dal 753 a.c. al 476 d.c ) sono caduti, sconquassati dai fendenti delle popolazioni barbariche, per mano del Longobardo Odoacre che depose il giovane Romolo Augustolo. Così fu per il Sacro Romano Impero, cosi come per l’impero Austro Ungarico. Così è stato per La grande Armata Spagnola, cosi si sfaldò il globale Impero Britannico.

Basta vedere quello che succede oggi: gli Americani vincitori del secondo conflitto mondiale dopo aver seminato per il mondo guerre e guerriglie in nome della Democrazia, stanno cedendo il passo, mai però hanno ceduto a sottomettere le altre popolazioni a quell’ economia neo liberista che noi conosciamo come Capitalismo reale o meglio Realismo Capitalista(2). Oggi gli Americani dopo essersi dichiarati vincitori di una guerra che fredda è stata e che fredda è rimasta, oggi, quegli stessi Americani stanno perdendo il primato mondiale nell’economia e nel commercio, lasciando il posto a Cina e India: è l’Oriente che supera l’Occidente.

La Russia che invade l’Ucraina, la Cina che conquista, anzi invade Taiwan, dopo aver massacrato i civili di Hong Kong che protestavano contro il Regime. Da ultima Israele che massacra i Palestinesi, dopo averli ghettizzati all’interno della striscia di Gaza in un regime di apartheid .

Di fronte ad uno scenario che ha tutte le sembianze di un disastro atomico ed apocalittico non possiamo che ripensare la nostra società, i nostri usi e consumi, il nostro stile di vita consumistico e la nostro intero modo di esaminare la realtà. Insomma con la forza delle idee bisogna rifondare dei valori, i valori fondamentali per una POLIS FUTURA. Valori sicuramente Democratici, sicuramente Repubblicani e liberali nei diritti.

Valori costituiti dall’identità Europea cosi come immaginata da De Gasperi, Schuman e Adenauer: un’ Europa federale. Identità europea che in realtà sta andando sempre più perdendosi, assorbita dalla cultura americana.

Valori quali Competenza, Serietà, Uguaglianza , Equità, Meritocrazia, Legalità, Giustizia, Rispetto dei diritti umani in ogni sua dimensione.

« La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri. »« Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri. »A. Gramsci

Il mondo sta cambiando, e che ti piaccia o meno devi conviverci, ma rimane comunque PIÙ FACILE IMMAGINARE LA FINE DEL MONDO
CHE LA FINE DEL CAPITALISMO(3)

2)Il realismo capitalista è vagamente definito come la concezione predominante che il capitalismo è l’unico sistema economico praticabile, e quindi non può esserci un’alternativa immaginabile. Fisher paragona il realismo capitalista a una “atmosfera pervasiva” che colpisce aree di produzione culturale, attività politico-economica e pensiero generale. ”Il realismo capitalista per come lo intendo io non può essere limitato all’arte o al modo quasi propagandistico in cui funziona la pubblicità. È più simile a un’atmosfera pervasiva, che condiziona non solo la produzione di cultura ma anche la regolazione del lavoro e dell’istruzione, e agisce come una sorta di barriera invisibile che limita il pensiero e l’azione

3)Fredric Jameson. PostmodernismoOvvero la logica culturale del tardo capitalismo